Si chiama “Motherhood Penalty” e riflette la faticosa sfida che le madri incontrano nel rimanere nel mondo del lavoro a causa dell’enorme difficoltà di conciliare lavoro e famiglia.
Recenti studi internazionali, però, hanno dimostrato che la maternità può essere considerata una forma di apprendimento informale unica el suo genere e perfettamente integrata nel percorso di apprendimento continuo di una donna. La maternità non è un “buco” nel curriculum.
Competenze intrinseche delle maternità come la gestione del tempo e dello stress, la comunicazione empatica, il multitasking e la risoluzione dei problemi, sono alcune delle soft skills che le mamme possono imparare a valorizzare e mettere in pratica in contesti lavorativi flessibili, come quelli offerti dall’industria digitale.
Il progetto MAV, finanziato dal programma europeo Erasmus+, vuole promuovere l’accesso gratuito per le neo mamme (con figli nella fascia 0-6 anni) a un programma di formazione personalizzato sulla riqualificazione delle competenze e incentrato sull’applicazione dei “superpoteri” della maternità nel campo delle nuove professioni digitali, come quella dell’Assistente Virtuale.
Applicare le competenze trasversali intrinseche della maternità nella gestione di progetti di comunicazione digitale per piccole e medie imprese (gestione del tempo, comunicazione empatica, competenze relazionali, multitasking e problem solving).
Gestire la presenza digitale e lo sviluppo di un brand attraverso una strategia multicanale efficace ed efficiente (inserimento dati per siti web/e-commerce, copywriting SEO creativo, gestione dei social media, storytelling).
Lanciare una carriera come Assistente Virtuale per le PMI locali e diventare imprenditrici (aspetti tecnici, legali e fiscali per avviare un’attività e strategie di coinvolgimento dei clienti).